App Immuni

Da qualche mese sentiamo parlare dell’App Immuni che nella Fase 2 sarà fondamentale per tracciare (anonimamente dato che non verranno registrati né nominativi né altri elementi che possano far risalire all’identità delle persone) gli eventuali contagiati da Covid-19 e chi è entrato in contatto con loro per cercare di tenere sotto controllo l’epidemia ed evitare di ritornare nella Fase 1.

Dal 1 giugno è possibile scaricare l’applicazione da Google Play Store o da App Store e dal prossimo 8 giugno inizierà il test in 4 regioni pilota: Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia. Nelle Regioni non coinvolte nella sperimentazione è possibile scaricare l’app ma i servizi che offre non saranno ancora accessibili fino alla conclusione della sperimentazione nelle regioni pilota della durata di circa 1 o 2 settimane.

Per scaricare l’applicazione bisogna essere maggiorenni, ma se si hanno almeno 14 anni per usare l’app bisogna avere il permesso di almeno uno dei genitori o di chi esercita la rappresentanza legale.

Non tutti i dispositivi sono supportati perché per quanto riguarda gli smartphone Apple c’è bisogno della versione del sistema operativo iOS13.5 (quindi restano tagliati fuori iPhone 5, 5s e 6 e modelli precedenti). Per gli smartphone Android bisogna avere almeno la versione 6 del sistema operativo e Google Play Service versione 20.18.13 (restano esclusi per esempio Samsung Galaxy S3 ed S4, Motorola Moto, Moto X e Moto E, LG G2). Al momento i dispositivi Huawei, che non sono più dotati di Google Play Store, non possono scaricare l’App Immuni anche se gli sviluppatori stano cercando di permettere di scaricare Immuni dall’AppGallery per alcuni di questi dispositivi. Stesso problema risulta esserci anche per i dispositivi Honor. *

Il sistema è basato sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza dati di geolocalizzazione. Rispetta la privacy tanto che il Garante per la protezione dei dati personali ha dato la sua autorizzazione e tutti i dati nel sistema verranno cancellati non più tardi del 31 dicembre 2020.

L’App Immuni può essere scaricata solo dagli store ufficiali, per cui attenzione ad eventuali truffe via mail, sms o telefonate in cui vi chiedono informazioni personali.

Perché l’app funzioni occorre tenere sempre acceso il bluetooth e avere sempre con sé lo smartphone quando si esce di casa, controllare all’interno dell’applicazione che sia indicato “Servizio attivo” altrimenti cliccare su “riattiva Immuni”. Importante inoltre leggere sempre le notifiche che arrivano e fare quello che ci viene detto.

L’utilizzo dell’applicazione è volontario e non è obbligatorio, ma il suo utilizzo contribuisce ad aiutare sé stessi e gli altri a combattere tempestivamente il Covid-19, per cui è importante, affinché questo sistema possa funzionare al meglio, che il maggior numero di persone possibile scarichi e utilizzi l’applicazione Immuni.

Quando le strutture sanitarie e le Asl riscontrano un nuovo caso positivo, dopo aver ricevuto il consenso del soggetto contagiato, gli operatori sanitari inseriscono un codice nel sistema. A questo punto il sistema invia una notifica agli utenti con i quali il positivo è stato a stretto contatto per un tempo e una distanza tali da poter causare un contagio (circa nel raggio di 2 metri per 15 minuti). La notifica avverte gli utenti che hanno scaricato l’app che hanno avuto un’esposizione a rischio, questi utenti possono poi isolarsi per evitare di contagiare altre persone e contattare il proprio medico curante in modo da ridurre il rischio di complicanze intervenendo tempestivamente.

Tutte le informazioni sono disponili sul sito immuni.italia.it o contattando il numero verde 800912491.

Ora vi spiego nel dettaglio come si installa l’applicazione Immuni. Io risiedo in Friuli Venezia Giulia e anche se nella mia Regione non è ancora attiva, scarico l’applicazione per farvi vedere tutti i passaggi.

Innanzitutto vado nel Google Play Store perché io ho un dispositivo Android e cerco l’app Immuni. Qui sotto vi metto tutte le informazioni messe a disposizione consultabili prima di installare l’applicazione.

Una volta letto tutto e siamo sicuri di voler installare l’applicazione clicchiamo sul pulsante verde “Installa” e una volta che il nostro smartphone ha completato il download clicco su “Apri”.

Purtroppo da qui in poi non posso catturare le immagini una volta installata l’applicazione perché esce il messaggio “impossibile acquisire la schermata a causa dei criteri di protezione” ma cerco di raccontarvi a parole quello che succede una volta scaricata l’applicazione. Ho trovato comunque delle immagini ufficiali sul sito dell’app Immuni che inserisco nel testo per maggior facilità di lettura e comprensione.

Per prima cosa c’è un messaggio di benvenuto in cui compare la scritta “Ciao! Con il contributo di tutti, Immuni aiuta a contenere il virus e a tornare il prima possibile alla normalità. Scopri di più”.
Poi c’è una seconda schermata in cui c’è scritto “Immuni si prende cura di te. Se sei entrato in contatto con un utente in seguito risultato positivo al virus, Immuni ti avverte e ti fornisce indicazioni per proteggere la tua salute e quella dei tuoi cari. Scopri di più”.
Nella terza schermata troviamo scritto “Rallentiamo insieme l’epidemia. Gli utenti che scoprono di essere stati esposti al virus possono isolarsi, rallentando così la diffusione del virus e accelerando il ritorno alla vita normale. Scopri di più”.
Nell’ultima schermata vediamo “La tua privacy è tutelata. L’app funziona senza seguire i tuoi spostamenti e senza conoscere la tua identità o quella delle persone con cui entri in contatto scopri di più”. Cliccando su “Scopri di più” entriamo in una sezione in cui ci viene spiegato più nel dettaglio come funziona l’app i cui approfondimenti sono su come Immuni associa a ogni telefono un codice casuale, su come i telefoni che si incontrano si scambino i rispettivi codici casuali, su come chi risulta positivo sceglie se condividere i propri codici casuali, su come ogni telefono verifica se ha incontrato in precedenza uno o più dei codici condivisi e su come in caso di riscontro positivo, l’utente viene avvertito.

Finita questa carrellata di informazioni si clicca sul pulsante “Iniziamo”, compare una pagina sulla privacy in cui si dichiara, spuntando le caselle, di avere almeno 14 anni e di aver letto l’informativa sulla privacy. A questo punto cliccando “Avanti” ci chiede in che regione viviamo, andando ancora avanti ci chiede in che provincia viviamo ed infine ci chiede di abilitare le notifiche di esposizione al Covid-19 con il pulsante “Consenti”.

A questo punto compare un messaggio in cui ci spiega che per attivare le notifiche il nostro telefono deve usare il Bluetooth e dobbiamo cliccare “Attiva”. Poi compare un messaggio “Proteggi il tuo dispositivo” in cui ci viene consigliato di impostare un pin al nostro smartphone in modo che nessuno possa accedere alla nostra app Immuni (questa è una buona regola da adottare sempre a prescindere da questa specifica App). Cliccando il pulsante “Ho capito” compare un altro messaggio “Fai attenzione alle false comunicazioni” in cui ci viene detto di diffidare da qualunque SMS, telefonata, email o altro tipo di avviso che sembri arrivare da Immuni perché sono truffe. Cliccando “Ho capito” comparirà la scritta “Attivazione completata”. A questo punto ci troviamo di fronte ad una schermata con scritto “Servizio attivo” e dei box di informazioni su “Cosa puoi fare per proteggerti” e “Come funziona l’app”.

C’è inoltre una sezione “impostazioni” dove troviamo domande frequenti, termini di utilizzo, informativa privacy e la possibilità di cambiare provincia o di lasciare una recensione all’app.

In questa sezione c’è inoltre un box “Gestione dati” in cui troviamo la funzione caricamento dati da cui in futuro, se dovessimo risultare positivi al Covid- 19, con l’assistenza di un operatore sanitario autorizzato si potrà comunicare il nostro codice per attivare tutto il sistema di segnalazioni a chi è stato a stretto contatto con noi.

A questo punto è tutto fatto, bisogna solo controllare ogni tanto che l’app sia in “Servizio attivo” se no va riattivato manualmente cliccando il pulsante “riattiva Immuni”

e bisogna leggere sempre le notifiche che ci arrivano per fare quanto ci viene detto per aggiornare sempre l’applicazione in modo da averla nella versione più recente.

Se in futuro qualcuno che ha contratto il virus, e ha sempre utilizzato correttamente l’App Immuni, fosse stato in contatto a rischio con noi ci arriverà una notifica sul nostro smartphone dalla App Immuni che ci dice di aver rilevato una esposizione a rischio con una persona Covid-19 positiva e ci da alcuni primi consigli utili da seguire come lavarsifrequentemente le mani, misurarsi la temperatura corporea almeno due volte al giorno e in caso di comparsa dei sintomi isolarsi dal resto dei conviventi.

Per qualsiasi dubbio o richiesta di aiuto per l’installazione o altro Chiedi a Jessica! Mandami una email a chiediajessica@gmail.com e sarò felice di aiutarti.

* Aggiornamento 8 giugno 2020: Da oggi la App Immuni è scaricabile anche per i dispositivi Huawei e Honor. Rimane solo un problema per i dispositivi di queste due marche che non sono provvisti dei servizi Google e del negozio di applicazioni di Google, ma gli sviluppatori stanno lavorando per risolvere anche questo problema che riguarda però una piccolissima percentuale di dispositivi.

** Aggiornamento 19 giugno 2020: Questa mattina ho ricevuto una notifica sul mio smartphone in cui c’era scritto “il tuo telefono non ha rilevato potenziali esposizioni”

*** Aggiornamento 8 luglio 2020: Il Decreto che disciplina il tracciamento sui contagi è stato convertito in Legge, nello specifico la Legge n. 70 del 25 giugno 2020 e pubblicata nella G.U. n. 162 del 29 giugno 2020. L’articolo in questione è il n. 6 “Sistema di allerta ‘Covid-19′” e istituisce una piattaforma unica nazionale per la gestione del Sistema di allerta attraverso l’app installata sul proprio smartphone.

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